Pet Therapy AAA, AAT e AAE

“La sensibilità non è prerogativa dell’Uomo spesso anche gli animali sanno proporcela in un dialogo muto e profondo. Basta saperli ascoltare con l’umiltà nella quale loro ci si offrono. Molte volte sono gli animali a colmare la solitudine dell’uomo quando gli altri essere umani non sono riusciti a scaldargli il cuore” Vincenzo Muccioli

Considerato il fatto che negli ultimi anni questi tipi di attività hanno assunto un carattere di elevata organizzazione, parlare di Pet Therapy è ormai quantomeno improprio e impreciso, se non addirittura approssimativo e fuorviante. Di qui, la necessità di una terminologia precisa e uniformata, a livello nazionale e internazionale, che evidenzi il coinvolgimento dell’animale in programmi educativi rivolti all’età evolutiva, nonché in programmi di trattamento di malattie e disagi dell’uomo in generale.
Corretto risulta parlare pertanto di:
AAA (Attività Assistite con gli Animali)
AAT (Terapie Assistite con gli Animali)
AAE (Attività Educative con gli Animali)

L’animale, all’interno di qualsiasi programma, è energia stimolante che rinforza il trattamento fornito dall’operatore. Il rapporto tra uomo e animale ha origini antiche, che risalgono agli albori stessi della storia umana.

I progetti si svolgono sia presso il Centro Cinofilo Hakuna Matata in cui opero, sia presso enti pubblici e privati come potrebbero essere gli Asili, le Scuole (dalla materna alla scuola media), alle Case di Riposo e ai Centri con pazienti disabili.

Nelle SCUOLE si parla di Attività Educative Assistite con gli animali (AAE), in altre parole interventi di tipo educativo e/o ludico ricreativo effettuati con l’ausilio dei cani. Spesso in televisione e sui giornali si sente parlare di bambini aggrediti da cani; molti fatti di cronaca riguardano cani di casa, quelli che fino a un momento prima erano compagni di gioco per i più piccoli. Tragedie che spesso si sarebbero potute evitare se solo gli umani, fin da bambini, avessero imparato a comportarsi nel modo giusto con i loro amici a quattro zampe. Non esistono, infatti, cani pericolosi, tanto che anche il Ministero della Salute, ha cancellato le liste nere. L’obiettivo di queste attività è proprio quello di ridurre il rischio di queste tragedie. Appare quindi fondamentale intervenire, illustrando le caratteristiche di specie, i bisogni dell’animale e le motivazioni dei suoi comportamenti, per far sì che il bambino abbandoni il suo egocentrismo e si ponga in un rapporto tollerante e positivo con gli altri esseri animali, migliorando le sue capacità di socializzazione e interazione anche all’interno di un contesto più ampio. Importante risulta descrivere al bambino l’alterità animale. Di qui la spiegazione dei sensi del cane mettendoli in paragone con i nostri. Nello stesso tempo viene spiegato al bambino anche la comunicazione del cane, comunicazione per lo più corporea. Importante risulta descrivere al bambino il modo corretto di interagire con un cane che non conosce, insegnargli i segnali di preavviso di aggressività dello stesso.